With autism, tracking devices may ease parents' minds

Riportiamo la traduzione di un articolo apparso sul Chicago Tribune in cui vengono rivelati i risultati di un sondaggio condotto dal Cohen Children’s Medical Center of New York sull’utilizzo di dispositivi di monitoraggio elettronico.

 

Una nuova indagine mostra come l’utilizzo di un dispositivo di monitoraggio elettronico potrebbe aiutare i genitori dei bambini autistici a calmare la preoccupazione che i loro figli possano incontrare dei pericoli o smarrirsi. Con il dispositivo ‘i genitori erano più tranquilli nel lasciare che i proprio figli trascorressero del tempo con la famiglia e gli amici‘, ha spiegato Andrew Adesman, primario del ‘developmental & behavioral pediatrics at the Cohen Children’s Medical Center of New York’.

Il 96% dei genitori intervistati che hanno utilizzato un dispositivo elettronico per monitorare i movimenti dei figli autistici ha affermato che questo ha migliorato la qualità della loro vita. I genitori dei bambini autistici sono stati invitati a partecipare all’indagine attraverso organizzazioni nazionali – americane, ndr – da cui la squadra di Adesman ha selezionato risposte da oltre 1300 famiglie. Le domande proposte erano molto specifiche ed erano inerenti la gravità del disordine, i precedenti episodi di vagabondaggio e le soluzioni adottate per ridurre questi comportamenti.

Prima di utilizzare un dispositivo di monitoraggio l’87% dei genitori ha dichiarato che le maggiori preoccupazioni riguardavano il tempo che i loro figli passavano fuori casa. Secondo Adesman, lo studio ha cercato di valutare l’ansia parentale e lo stress associato ai problemi in cui i figli autistici incorrono durante il tempo libero. I ricercatori cercavano una migliore comprensione di questo problema dato che, secondo Adesman, il problema è stato sottovalutato fino a oggi. Un esperto ha sostenuto di essere felice che questo studio sia stato pubblicato.

Non sono sorpreso da questa ricerca ma sono davvero felice che sia stata fatta‘ ha dichiarato Thomas Frazier, chief science officer di Autism Speaks. L’esperienza clinica e personale di Frazier lo ha aiutato a comprendere la maggiore tranquillità che i genitori potrebbero ricevere dai dispositivi elettronici di monitoraggio. Ha spiegato che molti bambini con autismo non hanno senso dei confini, un fenomeno che ha personalmente sperimentato con suo figlio.

Un recente sondaggio condotto dal’ U.S. Centers for Disease Control and Prevention  ha stimato che circa un quarto di un milione di bambini con autismo o disturbi dello sviluppo si smarriscono ogni anno, ha osservato Adesman. “Talvolta questi episodi di vagabondaggio sono benigni ma talvolta possono avere delle conclusioni tragiche come l’annegamento, incidenti automobilistici o altre forme di lesioni“.

Tuttavia, nonostante Adesman abbia suggerito che l’utilizzo di dispositivi elettronici di monitoraggio potrebbe aiutare i genitori a trovare il proprio figlio prima che si verifichi una tragedia, sono ancora molti problemi che i genitori inclusi nel sondaggio hanno riscontrato. Per esempio il 40% dei genitori che non utilizzano questi dispositivi ha affermato che ai loro figli non piacerebbe indossarlo o non sarebbero adatti. Inoltre, il 44% ha dichiarato che il costo dei dispositivi è troppo elevato.

Quando la preoccupazione è tanto diffusa i genitori spesso non sono felici di sapere che i loro figli non siano sotto la loro diretta supervisione tuttavia i dispositivi elettronici di monitoraggio potrebbero fornire un ulteriore forma di garanzia oltre a ridurre i rischi. La ricerca è stata presentata a maggio presso la riunione annuale delle Società Accademiche Pediatriche a San Francisco e verrà considerata prelimiare fino alla pubblicazione.

Articolo di Gia Miller, tradotto e commentato da Gianluca Pedemonte

Se siete interessati alla versione integrale potete trovarla qui.